Bibite gasate, occhio ai rischi ed alle conseguenze per lo stomaco

Si può tranquillamente asserire che il consumo di Coca-cola inizia anche nei bambini in tenera età e spesso anche in quantità eccessiva.
Detta bevanda contiene molte sostanze, alcune sconosciute, e tra questi gli zuccheri e la caffeina. Tutti conosciamo gli effetti negativi degli zuccheri per la salute del bambino. Ma cosa succede nel bambino che assume molta caffeina? La caffeina nella Coca Cola ha concentrazioni superiori a 100 mg per litro , con una concentrazione record di 118 mg per litro per la Coca Cola light. 
Il Consiglio europeo di informazione sull’alimentazione (EUFIC) precisa: “Nei bambini sensibili dosi massicce di caffeina possono causare effetti temporanei come eccitazione, irritabilità o ansia”. 
Da studi eseguiti in USA e Canada si deduce che i bambini potrebbero essere più sensibili degli adulti alla caffeina e per questo i ricercatori hanno fissato un limite di 2,5 mg per chilo di peso corporeo del bambino. La dose massima giornaliera consentita è quindi di 50 mg, contenuta in mezzo litro della bevanda, per un bambino di 6 anni che pesa intorno ai 20 Kg.
L’EUFIC stima che in un bambino di 10 anni le bevande gassate possano apportare fino a 160 mg di caffeina al giorno. E’ come prendere circa tre- quattro caffe’ al giorno dal momento che una tazzina di caffe’ espresso contiene circa 50 – 70 mg di caffeina. Le bevande gassate, oltre alla caffeina, contengono sostanze non sempre identificate o discutibili,alcune delle quali sono acide per i denti.Se si considera che i bambini consumano già caffeina attraverso i prodotti a base di cioccolato, si sconsiglia vivamente ai genitori di far assumere queste bibite ai figli, soprattutto se di età inferiore ai 4 anni.
In dosi massicce la caffeina produce un aumento della pressione arteriosa, del ritmo cardiaco e respiratorio. In casi estremi la caffeina provoca tremori, mal di testa, vertigini e disturbi digestivi quali crampi addominali, nausea e vomito. Un consumo persistente di caffeina può indurre una dipendenza che si manifesta con sintomi di astinenza, qualora se ne interrompi bruscamente il consumo, che si manifestano con mal di testa, irritabilità e spossatezza.
SERGIO  DEMURU

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