Mania di persecuzione: che cos’è e come trattarla.

Questo disturbo psicologico è caratterizzato dalla falsa credenza di essere costantemente minacciato, perseguitato o vittima di un complotto
La mania di persecuzione è una condizione psicopatologica caratterizzata dalla falsa credenza, da parte di chi ne soffre, di essere costantemente minacciato da non meglio identificati agenti esterni.
Le persone che soffrono di manie di persecuzione non sono in grado di distinguere ciò che è reale da ciò che, invece, è frutto del loro delirio.
È indispensabile cercare di capire in che cosa consiste esattamente il delirio di persecuzione, quali sono le principali manifestazioni di questo disturbo, le possibili cause e come aiutare una persona che soffre di manie di persecuzione. Le persone che soffrono di manie di persecuzione non riescono più a distinguere la realtà dalle false credenze che si sono costruite. Tra le principali paranoie che possono emergere ci sono la paura di essere le vittime di un complotto, la sensazione di essere costantemente spiati o di essere seguiti. In tutti i casi, queste paranoie non sono supportate, evidentemente, da alcuna motivazione reale. Perché si possa parlare effettivamente di mania di persecuzione, queste false credenze devono persistere per un periodo di tempo di almeno un mese. Le manie di persecuzione, inoltre, si possono distinguere in primarie e secondarie. Nel primo caso, si tratta di deliri non associati ad altre psicopatologie, mentre nel secondo sono la conseguenza di altri disturbi dell’umore o stati allucinatori. Nella maggior parte dei casi, i deliri persecutori sono il frutto dell’esasperazione di esperienze reali o emozioni. Un certo sguardo da parte di una persona estranea, ad esempio, può essere mal interpretato e percepito come pericoloso o minaccioso. Tra le manifestazioni tipiche della mania di persecuzione ci sono:
1) deliri
2) ossessioni
3) irritabilità e rabbia
4) sentimenti di ostilità
5) ansia
Questa condizione psicologica può accompagnarsi a veri e propri stati depressivi. Nei casi più gravi, il paziente può avere anche le allucinazioni, ossia una percezione assolutamente distorta della realtà e non corrispondente al vero. Bisogna comunque sottolineare che sintomi come gli episodi allucinatori sono piuttosto rari nei pazienti che soffrono di disturbi deliranti.
Sintomi molto simili a quelli citati possono comparire anche in seguito all’assunzione di sostanze stupefacenti, in particolare metanfetamine, responsabili dell’insorgere sia di allucinazione sia di deliri.
Le cause esatte che innescano le manie di persecuzione, ad oggi, non sono ancora del tutto note. Sono state, però, sviluppate delle ipotesi in merito ai fattori che potrebbero favorire l’insorgenza di disturbi deliranti.
Si tratta, perlopiù, di fattori biologici e sociali. Tra i primi, secondo la comunità scientifica, la predisposizione genetica e, quindi, la componente ereditaria avrebbero un ruolo piuttosto significativo.
In alcune circostanze, invece, i deliri persecutori sarebbero sintomi collaterali di altre patologie mentali o neurologiche. Ad esempio, disturbi di questo tipo possono presentarsi nei pazienti affetti da demenza, morbo di Alzheimer o che soffrono di crisi epilettiche. Anche i soggetti schizofrenici possono accusare manie persecutorie.
Come già anticipato, l’uso di sostanze stupefacenti può avere tra le sue conseguenze deliri persecutori.
Ci sono, poi, fattori di rischio che aumentano le probabilità di sviluppare disturbi di questo tipo. Ad esempio, le persone che già normalmente sono predisposte a stati d’ansia, agitazione o che tendono ad una eccessiva analisi introspettiva. Chi dà un peso smisurato alle critiche e al giudizio altrui, le persone con una bassa autostima o i pazienti che già soffrono di stati d’ansia o sindromi depressive.
Come comportarsi con chi soffre di manie di persecuzione?
Avere a che fare con persone che soffrono di manie persecutorie richiede un’enorme dose di pazienza e disponibilità. Empatizzare con il paziente e stargli vicino, soprattutto nei momenti in cui i sintomi sono manifesti, è fondamentale. Allo stesso tempo, però, è necessario evitare di assecondare le loro false credenze per cercare di non consolidarle e peggiorare ulteriormente il disturbo.
Una soluzione possibile è quella di provare a smontare con le argomentazioni i deliri della persona, adducendo dati oggettivi e aspetti concreti della realtà.
La persona che soffre di deliri persecutori va incoraggiata ad essere seguita da uno specialista, perché possa essere supportata nel quotidiano e in modo tale che il disturbo non si consolidi nel tempo, risultando sempre più difficile da risolvere.
Per aiutare chi soffre di manie di persecuzione esistono 3 diverse strategie:
1) psicoterapia
2) terapia farmacologica
3) rilassamento e mindfulness.
Ognuna di queste strategie può avere un buon effetto singolarmente, ma come spesso accade, è l’integrazione di varie tipologie di trattamento ad avere un effetto superiore alle singole tecniche.
Percorsi psicoterapeutici personalizzati sono sicuramente tra le strategie di intervento migliori per risolvere questa psicopatologie e lavorare sulle possibili cause che l’hanno innescata. L’obiettivo è quello di far aprire il paziente, conquistando la sua fiducia e, di conseguenza, riuscendo a non farlo più sentire minacciato.
Durante la psicoterapia, al paziente vengono insegnate tecniche e strategie per tenere sotto controllo la rabbia e i sentimenti di ostilità.
Visto che questo disturbo coinvolge non solo il paziente, ma anche le persone che lo circondano e devono avere a che fare con lui nel quotidiano, può essere importante affrontare percorsi di psico-educazione rivolti anche ai familiari.
L’obiettivo è fornire a tutti gli strumenti necessari e insegnare le strategie più funzionali per gestire il rapporto con la persona affetta da deliri persecutori.
In alcuni casi, potrebbe essere indicato abbinare ai percorsi psicoterapeutici anche trattamenti di tipo farmacologico. Sono indicati, in particolare, in presenza di sindromi depressive associate e deliri persecutori. Tra i farmaci solitamente utilizzati, oltre agli antidepressivi, ci sono anche gli ansiolitici.
Oltre ai percorsi psicoterapeutici e alle terapie a base farmacologica, esistono anche rimedi naturali che si stanno dimostrando efficaci nel trattamento di diversi disturbi psicologici.
Si tratta, ad esempio, della meditazione e, in generale, delle tecniche di rilassamento, che si rivelano propedeutici a placare gli stati d’ansia e le principali manifestazioni associate alle manie persecutorie.
Tra i rimedi naturali, infine, ci sono anche bevande e infusi a base di prodotti in grado di conferire un generale senso di benessere e calma, quali la valeriana o la melissa e, di conseguenza, a ridurre l’intensità della sintomatologia.
SERGIO  DEMURU

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