La Sardegna è ancora pigra e sedentaria. Solo il 26% dichiara di fare attività fisica.

Ancora troppo pigri e sedentari. In Sardegna solo il 26% delle persone dichiara di praticare regolarmente sport: una percentuale troppo bassa per poter vedere gli effetti benefici che l’attività fisica può svolgere. Per combattere questa tendenza già da qualche anno a Cagliari è partita una campagna: “Lo Sport è Prevenzione. Allenati Contro il Cancro’. E’ stata a suo tempo promossa dal CUS Cagliari insieme alla LILT (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori) Sardegna e gode del coordinamento scientifico dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) e del patrocinio dell’Assessorato della Sanità della Regione e dell’Università di Cagliari.
Lo sport come prevenzione. Secondo numerosi studi scientifici, il 40% dei tumori può essere evitato attraverso una costante attività fisica a tutte le età, e ciò vale anche per le molte altre malattie cardio-vascolari, metaboliche, neurodegenerative, osteo-articolari e muscolari. Per questo, a partire da fine febbraio 2018, nelle palestre e sui campi da gioco del Centro Sportivo Universitario del capoluogo sardo saranno organizzati speciali corsi di fitness e di educazione alla salute. Sono rivolti a giovani studenti, cittadini adulti, anziani, dipendenti dell’Università e anche, con corsi specifici, ai pazienti oncologici.
Corsi di fitness anzitutto. Attraverso un ciclo di brevi lezioni, un istruttore sportivo, coadiuvato da un oncologo, illustrerà ai partecipanti alcuni semplici esercizi fisici da eseguire costantemente per rimanere in forma e in salute. Inoltre, si spiegherà quali sono gli innumerevoli vantaggi per il benessere psico-fisico derivati dallo sport, anche grazie alla distribuzione di opuscoli appositamente realizzati.
In questo contesto vanno viste le visite gratuite e test. Infine, sempre presso il CUS, è possibile svolgere gratuitamente visite senologiche e il controllo dei nei per la prevenzione del melanoma. Negli ambulatori della LILT invece le donne possono eseguire il Pap test e la visita ginecologica. “E’ un modo innovativo per fare movimento e, allo stesso tempo, educazione.-ha affermato Marco Meloni, Presidente del CUS Cagliari-Con questa campagna siamo lieti di poter mettere a disposizione dell’intera cittadinanza le nostre strutture e i nostri insegnanti. A Cagliari il CUS vanta una grande tradizione e da oltre 70 anni tramandiamo la cultura dello sport e della salute. Negli ultimi anni abbiamo deciso di allargare il nostro raggio d’azione attraverso un sempre maggior coinvolgimento nelle nostre attività a tutta la popolazione, non solo quella universitaria. Si tratta di un progetto pilota che riteniamo possa essere esteso anche ad altri CUS. Il progetto di alleanza fra sport e medicina è reso possibile grazie ad un contributo incondizionato di Bristol-Meyers Squibb. L’attività fisica anche dopo un tumore è fondamentale. All’interno della campagna “Lo Sport è Prevenzione. Allenati Contro il Cancro” vengono promosse anche lezioni dedicate esclusivamente ai pazienti che sono riusciti a sconfiggere una neoplasia. In Sardegna 70.350 uomini e donne sono vivi dopo cinque anni dalla diagnosi della malattia e quindi possono essere considerati guariti. “L’attività fisica,-ha sottolineato Daniele Farci, dirigente dell’Oncologia Medica dell’Ospedale Businco di Cagliari e Consigliere Nazionale AIOM-può evitare la ricomparsa di neoplasie molto diffuse come quella al colon-retto, alla prostata o al seno. Inoltre contribuisce ad alleviare alcuni dei principali effetti collaterali provocati dalle cure anti-tumorali. Per questo è fortemente raccomandata e chi prende questa decisione deve sempre avvisare il proprio medico curante. Ogni malato presenta un quadro clinico specifico e quindi spetta solo all’oncologo stabilire se è possibile fare sport. Va infine concordato uno schema di allenamento che deve tenere conto di tutti i parametri medici della persona”.
SERGIO  DEMURU

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