A Siniscola e Sennori successo per il tour di “no-dipendenze”. L’importanza dell’intervento pre-adolescenziale.

Un trionfo il tour 2023 che il “team” di “nodipendenze” ha portato avanti coinvolgendo complessivamente ben 100.000 alunni di scuole medie e superiori. Le tappe di Siniscola e Sennori hanno confermato la partecipazione e l’interesse verso argomenti di primaria importanza nell’ambito della crescita dell’individuo. Ed ora è già il momento di voltare pagina facendo un consuntivo dell’enorme lavoro che è stato fatto: “Si è chiuso l’anno in maniera soddisfacente.-ha detto la presidente Annalisa Pusceddu.-Siamo riusciti a portare avanti i progetti che avevamo in mente. Sicuramente un’annualità positiva che ci permette di avere come obiettivo quello di coinvolgere altrettanti alunni per il 2024. Appunto per questo anno che è cominciato a settembre coinvolgeremo gli alunni delle scuole superiori con delle nuove iniziative volte alla sensibilizzazione di quelle che sono le tematiche inerenti le dipendenze”. La componente psicologica non va assolutamente trascurata, visti anche gli aspetti socio-culturali che comporta. Ed Irene Urrai, psicologa, fa notare: “Lavorare sui contenuti. È necessario dare ai giovani le informazioni giuste su quelle che sono le sostanze da evitare e far capire loro che è meglio dedicarsi ad altre attività come lo sport, l’arte oppure la musica. È assolutamente importante lavorare in età pre-adolescenziale perchè i giovanissimi vedono in quella fase ancora nell’adulto quella figura che può indirizzarli nella giusta via”. Le argomentazioni devono essere ovviamente alla portata dei giovani che ascoltano per essere recepite positivamente e questo è un compito che spetta non solo agli insegnanti, ma anche e soprattutto ai genitori i quali a casa hanno il compito di rapportarsi con i propri figli per capire quelle che sono le reali esigenze. “Dare informazioni chiare e coerenti.-dice Giorgio Marras, altro psicologo-Noi ci stiamo prodigando e lavorando in questo senso in modo da far recepire in età pre-adolescenziale questi dettami. Non è mai troppo presto per parlare di queste cose anche perchè se poi i ragazzi crescono hanno maggiore possibilità di essere influenzati dagli amici o dai social e possono sviluppare dipendenze dalle quali è poi difficile staccarli”.

SERGIO DEMURU

 

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