Il consumo dell’alcol in Italia è in continua escalation. Aumentano anche le donne che fanno uso di qualche bicchiere di vino in più.
L’Italia è un paese con una solida cultura enogastronomica che porta al consumo di vino, birra e liquori pregiati, punti di forza di molti produttori del Belpaese. Tuttavia, è cruciale esaminare attentamente l’equilibrio di tale abitudine, poiché un consumo incontrollato può portare a problematiche molto serie, tra cui l’alcolismo. In questo contesto, è fondamentale esplorare i dati sull’alcolismo in Italia, per comprendere appieno l’impatto di questa sfida sulla salute pubblica e individuale.
Consumare bevande alcoliche è un’esperienza che quasi tutti abbiamo provato: bere un buon bicchiere di vino, una birra o un amaro al bar fa parte della cultura e della socialità condivisa. Il consumo problematico di alcol, però, può diventare una condizione patologica cronica ed in questo caso si parla di alcolismo.
L’alcolismo è una vera e propria dipendenza, che porta all’aumento della tolleranza dell’assunzione di etanolo e a manifestazioni di astinenza.
In particolare, il DSM-5 delinea due tipologie di alcolismo:
1) l’abuso acuto, ovvero l’assunzione di una grande quantità di alcol in una specifica occasione come il binge drinking;
2) l’abuso cronico, ovvero l’assunzione costante di grandi quantità di alcol nel tempo.
Di fatto, secondo il Manuale MSD, il consumo di alcol in Italia è definito a rischio sulla base della quantità e alla frequenza del consumo:
14 bicchieri/settimana o 4 bicchieri per volta per gli uomini.
7 bicchieri/settimana o 3 bicchieri per volta per le donne.
L’Istituto Superiore di Sanità ha pubblicato un nuovo report nel 2023 in merito all’alcolismo in Italia negli ultimi anni.
Nel 2021 7,7 milioni di italiani di età superiore a 11 anni hanno assunto quantità di alcol tali da esporre la propria salute a rischio. Una cifra che corrisponde al 20% degli uomini e all’8,7% delle donne. Un valore in ribasso rispetto all’anno precedente, ma comunque significativamente elevato. Non solo:tre milioni e mezzo di cittadini hanno bevuto con lo scopo di provocarsi uno stato di ebbrezza e 750.000 sono stati considerati consumatori dannosi, causando danni alla sicurezza pubblica e alla salute fisica/mentale propria e altrui. Ulteriori dati evidenziano come 10 milioni e mezzo di italiani sopra i 18 anni hanno bevuto alcol quotidianamente.
In particolare, l’Osservatorio nazionale alcol (Ona) dell’Iss, che ha rielaborato i dati ISTAT in occasione dell’Alcohol Prevention Day (APD) del 19 aprile 2023, ha messo in luce come ci sia un elevato rischio di esposizione all’alcolismo delle donne, di qualunque età. Sono infatti circa 2,5 milioni le donne considerate a rischio – in aumento dal 2014. Tra queste, vi sono punte massime di consumatrici a rischio del 29% tra le minorenni di età di circa 16-17enni.
Infatti, anche i giovani sono considerati fortemente a rischio: si tratta di circa 1.370.000 ragazzi tra gli 11 e i 25 anni, di cui 620.000 minorenni. Va sottolineato come l’adolescenza sia un periodo cruciale per lo sviluppo dell’identità e del senso di appartenenza sociale: per questo i giovani concepiscono il consumo di alcol spesso come una modalità per alleviare l’ansia e avere conferma dal proprio gruppo di pari.
Gli accessi ai Pronto Soccorso italiani confermano i dati del consumo di alcol appena descritti: nel 2021 si sono registrati 35.307 accessi di cui 10% circa ha coinvolto minori, di cui le ragazze sono in proporzione il doppio rispetto ai maschi. Sempre crescente la percentuale negli anni 2022 e 2023.
Due dei principali problemi correlati all’alcolismo sono proprio il mancato riconoscimento dei problemi connessi all’assunzione della sostanza e lamancata ammissione di avere una dipendenza.
Gli operatori sanitari e i famigliari giocano quindi un ruolo essenziale nel supporto di chi ha tende all’abuso di alcol. I caregiver possono sospettare un disturbo da uso di alcol in virtù di un cambiamento immotivato del comportamento di una persona, che può anche prendere le connotazioni di un comportamento autodistruttivo. Gli effetti dell’alcol su corpo e mente sono diversi: saperli riconoscere è fondamentale per riuscire a supportare il proprio caro.
In conclusione, l’alcolismo in Italia rappresenta una sfida importante per la salute pubblica e individuale. I dati mostrano un alto numero di persone a rischio di dipendenza da alcol, con un particolare allarme per le donne e i giovani. È fondamentale riconoscere i segni dell’alcolismo e fornire supporto a coloro che ne sono affetti. Scaricando la guida gratuita, potrai approfondire ulteriormente il tema e comprendere gli effetti dell’alcol sul corpo e sulla mente. Siamo chiamati a fare la nostra parte per promuovere una cultura del consumo responsabile e per aiutare coloro che lottano con questa dipendenza.
SERGIO DEMURU